Il Cane: Il Miglior Amico nella Ricerca del Tartufo
- Mirko Bizzarri

- 2 ott 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Quando si parla di tartufi, l’immagine che viene in mente non è solo quella di questo pregiato fungo, ma anche quella di uno dei suoi più preziosi alleati: il cane da tartufo. Insieme all’uomo, questi cani addestrati formano una coppia inseparabile nella caccia a uno dei prodotti più preziosi della terra. Ma cosa rende il cane il compagno ideale per la ricerca del tartufo? Scopriamo insieme il ruolo fondamentale di questo animale in questa antica e affascinante tradizione.
L’olfatto straordinario del cane
Il segreto del successo del cane nella ricerca del tartufo risiede nel suo incredibile olfatto. I cani possiedono circa 300 milioni di recettori olfattivi, contro i 5 milioni dell’essere umano, il che li rende in grado di percepire odori estremamente sottili anche a grandi distanze. Grazie a questa capacità straordinaria, possono individuare tartufi nascosti sotto terra a profondità variabili.
Alcune razze di cani sono particolarmente adatte alla ricerca dei tartufi, come il Lagotto Romagnolo, una razza italiana famosa per la sua bravura in questo compito. Tuttavia, con il giusto addestramento, anche altre razze come il Cocker Spaniel, il Jack Russell e il Labrador possono diventare ottimi cercatori di tartufi.
Il rapporto tra cane e cercatore
Il legame tra il cercatore di tartufi e il suo cane è di fondamentale importanza. Questo rapporto si basa su fiducia reciproca, pazienza e addestramento costante. Sin da cuccioli, i cani vengono addestrati a riconoscere il particolare profumo del tartufo e a segnalare la presenza del fungo senza scavare troppo a fondo, per evitare di danneggiarlo.
Il processo di addestramento richiede tempo e dedizione, ma una volta che il cane ha sviluppato questa abilità, diventa un compagno insostituibile nella caccia al tartufo. I cercatori, chiamati "trifulau", conoscono bene l’importanza di rispettare il cane e premiarlo adeguatamente per il lavoro svolto.
Perché scegliere il cane al posto del maiale
Storicamente, anche i maiali venivano usati per la ricerca del tartufo, grazie al loro innato fiuto per questo prezioso fungo. Tuttavia, il cane è diventato rapidamente il preferito per una serie di motivi. A differenza del maiale, che è naturalmente attratto dall’odore del tartufo e tende a mangiarlo, il cane cerca il tartufo per il suo padrone, senza desiderarlo come cibo. Inoltre, i cani sono più agili, controllabili e facili da addestrare, rendendoli partner più affidabili e versatili nella caccia.
La ricerca del tartufo: un'esperienza da condividere
La caccia al tartufo non è solo un’attività professionale, ma anche un’esperienza che può essere condivisa con appassionati e curiosi. Sempre più persone scelgono di partecipare a tour di ricerca del tartufo accompagnati da cani addestrati, vivendo in prima persona l’emozione di trovare un tartufo nascosto nel bosco.
Durante queste esperienze, i partecipanti possono osservare il cane in azione, imparando a riconoscere i segnali che dà quando ha individuato un tartufo. È un’occasione per apprezzare la simbiosi tra uomo e cane, e per comprendere quanto lavoro e passione ci siano dietro ogni tartufo portato in tavola.
I cani da tartufo: eroi a quattro zampe
Ogni tartufo trovato è il risultato di un lavoro di squadra tra il cane e il cercatore. Questi cani, che dedicano gran parte della loro vita a questa attività, sono veri e propri eroi a quattro zampe. La loro abilità non solo permette di scoprire tartufi nascosti sotto terra, ma rappresenta anche un collegamento con la natura e le antiche tradizioni del territorio.
Scegliere un cane come compagno di ricerca significa non solo garantire un’alta probabilità di successo nella caccia al tartufo, ma anche costruire un rapporto profondo e unico con un animale che diventa parte integrante della vita del "trifulau".




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